Ddl Zan, Pietro Senaldi: "Sono contro, ma non sono omofobo. Parliamo di diritto alla libertà di opinione"
Il direttore di Libero Pietro Senaldi parla del Ddl Zan: “C’è un grande equivoco su questo disegno di legge: non è vero che chi è contrario è omofobo. Perché il Ddl Zan inasprisce le pene per chi insulta gli omosessuali ma soprattutto, ed è questo il motivo della discordia, introduce un reato di opinione: punisce tutte quelle frasi che possono tendenzialmente mettere in pericolo gli omosessuali. C’è un discrezionalità, messa in mano ai pm, in cui può rientrare di tutto, anche dire una frase contraria all’adozione gay, per esempio, o alle nozze gay, cose ben diverse dall’odiare i gay. Il grande equivoco è che una parte della politica italiana vuole introdurre un reato di opinione e dà dei fascisti a coloro che si oppongono. Il punto vero del reato di opinione è che non punisce la frase in sé, ma colui che la pronuncia”.