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Cinema, da Amazon Prime a Chili, ecco dove vedere i film che piacciono a Putin

Il cinema che piace a Putin è sbarcato in Italia. Tre pellicole prodotte in Russia con fondi statali e scaricabili dai siti nostrani mostrano bene le preoccupazioni ideologiche del Cremlino, le sue battaglie geopolitiche e i messaggi che il governo vuole dare alla popolazione – e agli stranieri. Con storie ispirate al passato ma con un occhio ai problemi del presente: Polo Nord, Asia Centrale, Ucraina. Il primo film “Destinazione Artico” di Dmitry Suvorov, su Amazon Prime, racconta le avventure del grande esploratore del XVIII secolo Semyon Chelyuskin in Siberia e nell’estremo Nord. Le regioni in cui Putin oggi sta investendo di più, in termini economici e militari, nel nuovo Grande Gioco per le risorse sommerse dall’oceano polare. Il film esalta l’eroismo, lo stoicismo e l’obbedienza degli ufficiali russi alle prese con la violenza degli elementi naturali e con quella di un equipaggio riottoso. Non manca il romanticismo: Chelyuskin e il suo comandante e amico si contendono l’amore di Masha Bering, la figlia dell’esploratore danese Vitus Bering, scopritore dello stretto fra Siberia e Alaska. La ragazza è bella, intraprendente, coraggiosa e ha studiato medicina. Non ci sono omosessuali nei film putiniani. Invece altre donne coraggiose che stanno a fianco dei loro uomini si trovano in “Frontiere selvagge” di Igor Zaytsev, sempre su Amazon Prime. Ambientato ugualmente ai tempi dello zar Pietro è la vicenda di Ivan Demarin, ufficiale inviato a difendere un avamposto nella steppa. Il giovane si trova invischiato in un complotto internazionale che ha qualche analogia con la situazione geopolitica dei nostri tempi: la Cina vuole un’alleanza con la Russia perché questa faccia guerra ai nomadi zungàri che minacciano il Celeste impero. Lo zar non ne vuol sapere ma il governatore siberiano corrotto fa di tutto perché scoppi il conflitto. Demarin da parte sua si sente più attratto dagli occidentali, rappresentati nel film dallo svedese Johan Gustaf Renat, prigioniero di guerra, cartografo e provetto artigliere dello sfortunato esercito di Carlo XII. Lo scandinavo salva la vita a Demarin, poi lo tradisce, poi ancora lo salva; un continuo rincorrersi che ben rappresenta l’amore-odio per l’occidente di una Russia presa nel suo destino di potenza eurasiatica. Infine “T-34”, scaricabile da Chili è il film più noto dei tre, girato da Aleksei Sidorov con profusione di effetti speciali. Il titolo fa riferimento al carroarmato che per i russi è l’icona della riscossa contro i nazisti nella Grande Guerra patriottica ma per i popoli dell’Europa orientale resta simbolo dell’oppressione sovietica. E soprattutto dall’Ucraina sono arrivate proteste per questa pellicola che a Kiev sembra piena di minacciosi propositi.

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