Ristori, i contributi a fondo perduto da indicare nella dichiarazione dei redditi
Può sembrare incredibile, ma commercianti, partite iva e professionisti dovranno girare una parte degli aiuti al proprio commercialista. Eh già, perché i contributi a fondo perduto percepiti lo scorso anno per compensare gli effetti economici della pandemia sebbene non tassati, e ci mancherebbe altro, dovranno comunque essere indicati nella dichiarazione dei redditi. E nel riquadro, denuncia la Confederazione degli artigiani, non sarà sufficiente inserire l'ammontare del sostegno ricevuto, dovrà essere calcolato anche il risparmio d'imposta ottenuto dall'impresa in ragione della situazione reddituale dichiarata per l'anno 2020. Insomma, altre scartoffie da compilare, altri oneri amministrativi. Del fisco, a quanto pare, non ci si libera mai, neanche quando non c'è nulla da pagare.