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Roma, Virginia Raggi fa pedalare tra rifiuti e insediamenti rom

Le piste ciclabili sono il vanto e l'orgoglio delle amministrazioni targate Cinquestelle. Sandro Iacometti si trova a Roma, nel quartiere Nomentano: "Alle mie spalle c'è uno dei fiori all'occhiello della giunta capitolina". Un vecchio percorso nel verde, semi abbandonato che è stato rimesso completamente a nuovo e che la sindaca Virginia Raggi ha voluto inaugurare di persona qualche mese fa. Vediamo com'è. Asfalto nuovo di zecca, ampia segnaletica, vegetazione curata, famigliole felici, anziani che passeggiano e sportivi di ogni età. E' talmente bella la pista ciclabile che si snoda lungo il Parco delle Valli, inoltrandosi nella riserva naturale di Valle Aniene, che la Raggi lo scorso ottobre, appena finiti i lavori, si è precipitata a mettere il cappello sull'opera. E allora, vediamola questa pista da sogno. La prima parte è gradevole, ma siamo ancora nel tratto abitato. Finiti palazzi e giardinetti, inizia il nulla. Basta qualche pedalata per avventurarsi nel degrado. La segnaletica è inesistente e i rifiuti non sommergono il tracciato solo perché alcune associazioni di residenti volenterosi una volta a settimana si rimboccano le maniche e fanno pulizia. Ma la vegetazione incolta nasconde sorprese poco piacevoli. A partire dai resti degli insediamenti abusivi dei nomadi, che presidiano da anni l'intera area e che gli sporadici sgomberi disposti dall'amministrazione locale non sono mai riusciti a far sloggiare definitivamente.
A distanza, sull'argine opposto del fiume Aniene, si intravedono accampamenti di fortuna, mentre proseguendo nel percorso ci si ritrova nel bel mezzo di una baraccopoli. Entrambi i lati della pista sono costeggiati da lunghi recinti di lamiere, con reti metalliche di letti al posto dei cancelli. Al di là si possono ammirare dei fatiscenti orti urbani , dove gli occupanti, in prevalenza romeni, ma anche italiani, hanno edificato casupole e piccoli villini costruiti con legni, cartoni, latta e ferraglie varie. Evidenti i problemi di sicurezza. Il tracciato è isolato e distante dalla vita cittadina, l'illuminazione è assente, i treni periodicamente sfrecciano sulla vicina linea ferroviaria coprendo ogni rumore e di forze dell'ordine in circolazione, ovviamente, neanche l'ombra. A dicembre Legambiente ha smascherato la sindaca di Roma, spiegando che dei 150 chilometri di nuove piste ciclabili annunciati lo scorso maggio ne sono stati realizzati solo 15. Forse è meglio così.

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