Spesa in borsa, segui la diretta su Liberotv
Sbatti il Toro in prima pagina. Un tempo, tante ere geologiche di Borsa fa, quando l’informazione e in particolare la carta stampata muovevano l’opinione pubblica, per chi lavorava in borsa in modo professionale, bastava un titolo strillato su un rialzo euforico, o un’immagine simbolo (tipo l’animale che rappresenta il rialzo del mercato) per indicare che era il momento di vendere tutto e scappare dai mercati. O per i più sofisticati, addirittura mettersi al ribasso. Oggi non è più così, i titoli e l’enfasi dell’informazione sono solo corredo, non servono più a dare indicazioni, piuttosto incitano a seguire la corrente. I mercati continuano a salire, pompati dalla liquidità infinita delle Banche Centrali, dai mega piani di stimolo del governo Biden e dalle trimestrali gonfiate delle società, che però risultano sopravvalutate. Ma nessuno se ne accorge, tutti continuano a comprare a testa china come polli davanti alla propria mangiatoia. Quanto può durare? Per quanto ancora Powell riuscirà a chiudere gli occhi davanti a questa “esuberanza irrazionale”. Una volta i banchieri centrali avevano il ruolo di intervenire “togliendo gli alcolici quando la festa raggiungeva un tasso alcolico troppo elevato”, oggi invece Powell continua a servire birre con tanta schiuma. Prima o poi il mercato dovrà chiedersi come si concilia un’economia da pieno boom con tassi d’interesse da Recessione? Ecco lo spillo per far scoppiare la bolla. Un’altra notizia da prima pagina.