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La legge anti omofobia finisce nelle mani di un leghista. La sinistra impazzisce

Dopo un cammino accidentato il disegno di legge sull'omotransfobia, il cosiddetto ddl Zan, è stato calendarizzato al Senato, grazie al voto decisivo di Italia Viva. Tutti contenti? Niente affatto. La polemica è esplosa più di prima perché il relatore sarà il leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama. Per la sinistra si tratta di una provocazione inaccettabile: “Dispiace che Ostellari sia il relatore. Ha dimostrato di non essere imparziale”, attacca la senatrice Monica Cirinnà. Le fa eco Laura Boldrini: “Un atto di prepotenza per perdere tempo”, e lo stesso primo firmatario Zan, anziché essere soddisfatto che il suo testo verrà finalmente discusso, rincara la dose: “Ostellari relatore è solo un altro tentativo di affossare il ddl”. Nel dibattito politico interviene la Cei: “Una legge che intende combattere la discriminazione, non deve perseguire l'obiettivo con l'intolleranza”, avvertono i vescovi, “nessuno metta in dubbio che uomo e donna sono diversi”.

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