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Vaccini, scorte agli sgoccioli e il generale Figliuolo ordina di rallentare

Arriva il contrordine del governo: sui vaccini bisogna rallentare. Le scorte di antivirus in Italia stanno già finendo, molte regioni hanno bruciato i target fissati dal commissario Francesco Figliuolo. Insomma, rischiamo di rimanere a secco in mezza Italia, tanto che il generale ha chiesto ad alcune amministrazioni locali di rivedere i ritmi. Un fatto curioso se si considera che la media delle somministrazioni rimane a quota 315mila al giorno: oltre 180mila in meno delle 500mila previste dal Piano per metà aprile. Il problema, ovviamente, sono le case farmaceutiche. Nelle ultime due settimane  sono state consegnate circa 5,7 milioni di dosi: numeri in crescita, ma ancora lontani dal garantire le 3,5 milioni di iniezioni settimanali previste da Palazzo Chigi.

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