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Acquisti folli, quali sono gli oggetti assurdi comprati dagli italiani durante il lockdown

La noia fa brutti scherzi e gli italiani, chiusi in casa per mesi a causa della pandemia, si sono scatenati negli acquisti on line. Non solo beni di prima necessità e la carta igienica per la quale impazziscono tedeschi e britannici. L’italiano nei 12 mesi passati ha speso una fortuna anche in oggetti da collezione. Nel boom del commercio via internet – più 30% rispetto al 2019 con un valore complessivo di 22,7 miliardi di euro – una parte importante l’hanno giocata le aste on line. Catawiki, piattaforma leader del settore, per festeggiare il decimilionesimo oggetto venduto, ha reso nota la classifica dei beni più strani battuti nei dodici mesi scorsi. Al primo posto un uovo di Uccello Elefante, specie che viveva nel Madagascar e che si è estinta nel milleseicento. Uno di questi pennuti poteva arrivare all’altezza di 3 metri per mezza tonnellata di peso. Ragguardevoli pure le dimensioni delle uova: alte 30 centimetri e con una circonferenza di 70. Non è nota la cifra a cui è stato aggiudicato l’uovo. 120mila euro è invece il prezzo finale dello scheletro di un mammut lanoso alto 5 metri. 16mila euro è poi costata una papalina indossata da papa Francesco, stesso prezzo per le scarpe usate da Usain Bolt durante una gara. Decisamente meno caro un capello dello stempiato imperatore Napoleone Bonaparte: aggiudicato per 2mila euro. Ma l’oggetto più pagato sulla piattaforma è stata una Ferrari 300 GT del 1966, uno dei cento esemplari realizzati. Un italiano se l’è portata a casa per 300 mila euro. E di certo costui non si sta più annoiando.

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