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La "vita meravigliosa" di Federica Galli, indiscussa signora degli alberi

È una mostra che ha il sapore della primavera, della natura e della bellezza questa che Palazzo Morando, a Milano, dedica a Federica Galli, Maestra indiscussa dell’arte incisoria e della grafica, che riesce ancora a stupire per la freschezza e la poesia del suo sguardo sulle terre d’acqua lombarde. “Ho avuto una vita meravigliosa”, scrive l’artista alla fine del testamento. Lei, nata a Soresina in provincia di Cremona nel 1932, se ne è andata nel 2009, ma ci ha lasciato un corpus di opere che tutt’ora incantano. In questa nuova puntata di ART’è Nicoletta Orlandi Posti entra a Palazzo Morando ancora chiuso e con la curatrice della mostra Lorenza Salamon parla di questa donna che lavorava in un mondo maschilista, praticava un’arte seriale, si esprimeva solo con il bianco e nero. Sulla carta nessun argomento vincente. Eppure Federica Galli ha avuto una grande fortuna di pubblico sin dalla prima esposizione che risale al 1956. Un consenso che successivamente contagiò anche la critica più accreditata che da allora ne condivise l’entusiasmo. Alcune delle sue mostre hanno segnato la storia della museografia contemporanea:  è stata la prima artista italiana ad essere invitata all’Archivio Imperiale nella Città Proibita in Cina nel 1985; la sua esposizione alla Fondazione Cini a Venezia (1995) spinse l’ente a modificare il proprio statuto che da allora aprì le porte anche agli artisti viventi; epocali sono state le rassegne a Palazzo Tè a Mantova (1987) e al Castello Sforzesco di Milano (1990) entrambe curate da Giovanni Testori, suo critico di riferimento.   In mostra ci sono oltre cento opere, tra le quali la serie dedicata agli alberi, quella dedicata a Milano e quella, spettacolare su Venezia. La mostra, che rientra nel palinsesto culturale "I talenti delle donne" promosso dall'assessorato alla cultura del Comune di Milano, sarà aperta al pubblico non appena le disposizioni governative lo permetteranno. Merita davvero.

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