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Sembra un rito magico ma non lo è. Ecco di che cosa si tratta
A vederla da lontano sembra una scena del signore degli anelli. Fuochi nella notte, fiamme verso il cielo. magia e poesia. E in fondo lo è. Dalle colline del Chianti, ai signori del Brunello, passando per preziosi filari di Pinot Nero e Chardonnay, planando sulle langhe del Barolo, per arrivare sino in Francia, con i vignaioli francesi a far da maestri. Perché i fuochi nelle vigne, accesi per difendere le piante e i germogli dal freddo e dal gelo di questi giorni, è uno degli spettacoli più belli da vedere tra i filari e le colline delle terre benedette da Dio. I produttori fanno ricorso al fumo del fieno bruciato, per creare una cortina capace di alzare la temperatura dei vigneti, e salvare così le prime gemme, che ancora devono sbocciare. Per portare sulle tavole del mondo il nettare di bacco, caro agli dei e agli uomini.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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