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Vittorio Feltri avverte il governo: "Se manca il pane il popolo non ragiona più". Polveriera-Italia, animi esasperati

Il direttore di Libero Vittorio Feltri parla delle manifestazioni in tutta Italia da parte delle attività più colpite dalla pandemia: "La mia sensazione è che in questi giorni stia accadendo qualche cosa che minaccia di sfuggirci di mano, mi riferisco al fatto che all'Italia stanno saltando i nervi, noi abbiamo visto ieri molte manifestazione di gente esasperata e i motivi sono semplici, quando al popolo viene meno il pane e il companatico il popolo si incavola e non ragiona più e noi siamo proprio sull'orlo di un crisi di nervi, anzi è già in atto in molti settori della società. Quindi attenzione, bisogna che questo governo anziché promettere ristori che non possono bastare a calmare gli animi esasperati... Bisogna che ci faccia ricominciare a lavorare. E per farlo bisogna tenere presente un dato scientifico che anche noi di Libero abbiamo testimoniato: all'aperto il contagio non può avvenire, il virus invece viaggia sui mezzi pubblici (tram, metropolitana ecc) e quelli sono i luoghi da evitare, mentre per chi non può evitarli è bene che li affronti munendosi delle protezioni adeguate...".

"...Per il resto non c'è nessun problema, potremmo ricominciare a lavorare, certo non ritroveremmo i livelli economici di una volta, ma potremmo cominciare a sostituire il segno meno con il segno più e sarebbe un incoraggiamento a tutti specialmente a coloro i quali gestiscono dei negozi e gestiscono i bar, insomma agli esercenti, il cosiddetto terziario che deve riprendere a lavorare... Perché il resto funziona, l'industria tira ancora e ci sono imprenditori che assumono e non trovano il personale. Non possono i signori del governo condannarci ancora a lungo a questa reclusione che sta rovinando la psiche di tutte le persone".  

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