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Villa Spinola Raggi Pignone Parodi, il gioiello settecentesco abbandonato a se stesso
Alcuni luoghi vengono semplicemente dimenticati. Non esiste quasi mai un motivo vero e proprio che ne spiega l’abbandono. Spesso si tratta di condizioni economiche carenti del proprietario, a volte si tratta invece della morfologia di un territorio o dei cambiamenti che, con il passare del tempo, ne stravolgono l’aspetto. In mezzo a una foresta di rovi, ben nascosta tra immensi arbusti, spunta Villa Spinola Raggi Pignone Parodi, dai nomi dei proprietari che l’hanno posseduta. La Villa è collocata sul torrente Polcevera, a Genova, in un pezzo di terreno ormai lontano dai pensieri dei genovesi. Il territorio si estende verso l’hinterland della città Superba. Un corridoio industriale, fatto prevalentemente di numerosi cantieri e fabbriche. Databile alla piena stagione del 18esimo secolo, la Villa viene citata di proprietà dell’illustre famiglia Spinola nel 1745, passando successivamente ai Raggi-Pignone ed infine ai Parodi.
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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