Da Pedro Almodóvar a Eva Robins: l'arte queer invade la Sicilia
Sono le immagini a produrre desiderio, ed è il desiderio liberato che a sua volta può tradursi in immagini. Lo sa bene Pedro Almodóvar, tra i registi più significativi del cinema contemporaneo che lo ha travolto letteralmente diventando un punto di riferimento mondiale di vitale trasgressione e novità culturale. Con gli anni la provocazione si è fatta meditazione, l'ironia si è mutata in compassione per le debolezze del corpo e della mente, l'autobiografia è diventata linguaggio. Ed è in questo importante passaggio che si svela il Pedro Almodóvar artista, o meglio fotografo, capace di emozionare per la semplicità e la quotidianità dei soggetti e della scena. Almodóvar ha dichiarato che la fotografia rappresenta per lui una sorta di ansiolitico per combattere il mostro della depressione. Un argomento scottante di cui, purtroppo, si parla ancora troppo poco. A rappresentare in Italia Pedro Almodóvar come fotografo è Paolo Perrelli, artista e gallerista dalle esperienze internazionali, che espone le opere del regista allo SpazioNoto a Noto, in Sicilia. La sua galleria si occupa di promuovere artisti queer. Cosa significa queer lo spiega lui stesso a Nicoletta Orlandi Posti in questa nuova puntata di ART’è.
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