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Bamboccioni, con la pandemia in Italia aumenta l'età dei giovani che vivono con i genitori

Sempre più bamboccioni in Italia, i giovani escono di casa un anno dopo. Che fossimo il paese degli eterni ragazzini pronti a vivere a casa con mamma fino a dopo la laurea già si sapeva. Ma il covid ha peggiorato le cose. Da un’indagine di Zappyrent start up tecnologica specializzata nel mercato degli affitti è emerso infatti che se a marzo 2020 la percentuale di under 30 alle prese con la richiesta di affitto a medio termine rappresentava l’80% del totale, oggi è scesa al 50%. Di contro sale di quasi il 20% l’età media di chi cerca un affitto a medio termine. E sono Torino e Roma le città più colpite. A incidere sulla crisi dei giovani è ovviamente la condizione  economica e lavorativa.  E sono due milioni in Italia i neet ovvero i giovani dai 15 ai 29 anni che non lavorano e non studiano. «Mandiamo i bamboccioni fuori di casa» disse nel 2007 l’allora ministro dell’economia Padoa Schioppa. Più facile a dirsi che a farsi. Soprattutto adesso che c’è una pandemia in corso.

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