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Pasqua a rischio, le regioni in ordine sparso sulle seconde case

Il decreto in vigore fino al 6 aprile consente gli spostamenti nelle seconde case anche in zona rossa. La decisione però sta dividendo la politica: sono vari infatti i Presidenti di Regione che hanno virato per norme più restrittive. Che cosa ne pensano i sindaci delle località turistiche? Ne abbiamo parlato con Pietro Avanzi , assessore al Bilancio di Desenzano, sulla sponda bresciana del lago di Garda, dove su 20mila abitazioni, 11mila sono seconde case. In Italia le seconde case sono 5,5 milioni, il 17,5 per cento del totale delle abitazioni. Questa libertà di movimento può dare sollievo senza grandi pericoli a chi si trasferisce e alle economie locali, oppure corrisponde a una migrazione di massa del virus in posti dove magari il progresso dei contagi era sotto controllo? Le regioni che hanno bloccato l'accesso alle seconde case sono la Sardegna, l'Alto Adige, la Valle d'Aosta e la Campania; in Sicilia per chi arriva sono obbligatori tampone oppure quarantena. Per ultima si è mossa la regione Toscana: dopo gli appelli dei sindaci della Versilia preoccupati dal turismo Pasquale, il governatore Eugenio Gianiha vietato l'accesso per i non residenti. Una delle sue località più ambite è Pietrasanta , dove una casa su tre è una seconda casa, per un totale di 6mila. Abbiamo parlato con il sindaco Alberto Giovannetti .

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