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Jobs Act di Matteo Renzi, licenziamento e reintegro: la sentenza della Corte europea
Un cavillo e una data ti possono cambiare la vita. È capitato a un lavoratore della Consulmarketing spa , che nel 2017 è stato il solo su 350 dipendenti a non essere reintegrato dopo un licenziamento collettivo giudicato illegittimo dal tribunale di Milano. Il motivo? Era in azienda da prima, ma il suo contratto a tempo indeterminato è stato firmato soltanto dopo il 7 marzo 2015, day in cui è entrato in vigore il Jobs Act di Matteo Renzi. Violazione del principio di uguaglianza, discriminazione ingiustificata? Per la Corte di Giustizia Ue, dove il caso è finito dopo una serie di ricorsi, è tutto in regola. La legge voluta dal leader di Italia Viva, ha sentenziato ieri, va applicata. Anche quando il risultato, come in questo caso, è paradossale: tutti garantiti, tranne uno.
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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