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Per gli islamici una mamma non può avere tatuaggi e piercing. Il tribunale toglie i tre figli a una madre

Una mamma russa si è vista togliere la custodia dei suoi tre figli perché ha tatuaggi e piercing sul corpo. La sentenza è stata emessa contro Nina Tseretilova, 33 anni, da un tribunale del Daghestan, una delle 22 repubbliche costituenti la Federazione russa. Si tratta di una regione del Caucaso settentrionale con una popolazione a maggioranza islamica, come la vicina Cecenia. I giudici hanno concesso l’affido dei tre minori all’ex marito il quale ha portato in aula immagini tratte dal profilo Instagram della Tseretilova in cui si vedevano i tatuaggi e il piercing al naso, giudicati immorali dai magistrati. Nella sentenza si legge: "Le immagini dimostrano che la signora ha uno stile di vita incompatibile con le norme di condotta di una madre di famiglia". Nina, che all’età di 7 anni ha subito la mutilazione genitale e a 14 era fidanzata con l’uomo che l’avrebbe sposata, ha ricorso in appello ma avrà poche chance di ribaltare il verdetto. La stampa moscovita fa infatti notare che le autorità del Daghestan sono ben poco interessate ai diritti femminili: nel 2020 per esempio hanno proibito l’accesso delle donne alla più grande piscina pubblica della capitale. 

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