Amazon, risultati impressionanti ma i sindacati non ci stanno e preparano lo sciopero
Quaranta sedi, 9.500 dipendenti a tempo indeterminato, 2.600 assunzioni nell'anno in cui la pandemia ha bruciato 600mila posti di lavoro, 6 miliardi di investimenti, 300 euro di bonus a Natale, due nuovi centri di distribuzione pronti a partire. I numeri di Amazon in Italia fanno impressione a tutti, tranne che ai sindacati. Sono mesi che Cgil, Cisl e Uil, fregandosene del ruolo che i fattorini giocano durante i lockdown, cercano di sgambettare la multinazionale americana con blocchi e proteste locali. Ed ora, proprio quando la terza ondata si prepara a travolgere il Paese, sono riusciti nell'obiettivo. Il 22 marzo ci sarà il primo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il personale della filiera, addetti alle consegne compresi. Motivo? Un mancato vertice con l'azienda. Aspettare qualche mese, a quanto pare, non era possibile.