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Donne imprenditrici di successo, ecco l'8 marzo che ci piace raccontare

L’8 marzo che ci piace non è fatto di retorica e inutili celebrazioni. Ma di numeri che confortano e dicono che la situazione femminile almeno in Italia è in lieve miglioramento. Nel 2019 la retribuzione oraria lorda delle donne nell’Ue è stata in media inferiore del 14,1% a quella degli uomini. In Italia solo del 4,7 per cento. Non solo: le donne italiane sono state capaci di reinventarsi nelle professioni.

Sono 200mila le imprenditrici in agricoltura, impegnate in tutti i settori, dall’allevamento al florovivaismo, dall’agriturismo alla coltivazione di frutta e verdura. «Le donne sono state le più colpite dalla crisi economica". Ha detto il neo segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. "312 mila sono rimaste senza lavoro dal febbraio 2020. Ma le donne devono essere un motore della ripresa. Con il Recovery plan abbiamo le risorse per una svolta sul lavoro, risorse che devono creare le condizioni affinché le donne entrino e restino nel circuito produttivo" 

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