Avvocati ridotti alla fame: è tutta colpa dei giudici
La buona notizia è che il 2020 sarà ricordato come l'anno del sorpasso delle donne avvocato sui maschi: le professioniste iscritte alla Cassa Forense hanno infatti surclassato i colleghi uomini. Ma la cattiva notizia, che riguarda tutti e non fa distinzioni di genere, è che gli avvocati italiani sono ridotti male: per colpa dei giudici non lavorano quasi più, le udienze sono da remoto, i processi saltano, le cause languono. Lo dice il Censis che ha appena pubblicato il quinto rapporto sull'Avvocatura in Italia realizzato per la Cassa forense su un campione di più di 14mila Avvocati.
Ebbene: per il 32,9% degli intervistati sono aumentate le difficoltà, il 39,5% prova a sopravvivere nonostante il contesto non lasci ben sperare. E il 37,5% delle donne lamenta forti criticità. L'anno scorso, nota il Censis, è calato il fatturato dei legali. Molti hanno dovuto chiedere il bonus Covid o il bonus baby sitter e sono stati ingaggiati soprattutto per questioni legate a controversie di condominio. In sintesi, nel 2020 il 14,4% degli italiani si è rivolto a uno studio legale ma chi lo ha fatto ha usato per lo più i mezzi on line.