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Pensioni e risparmi, la politica non tocchi i tesori degli italiani

Vaccini-vaccini-vaccini. Se c’è una priorità nella testa degli italiani è quella di un ritorno alla libertà e di un cambio di passo nella campagna di immunizzazione. Ma non esiste solo il virus. Subito dopo il pensiero corre all’economia e ai due tesoretti che hanno sostenuto il reddito delle famiglie durante la pandemia: pensioni da una parte e risparmi dall’altro. A Draghi e all’Europa non piace quota 100. La possibilità di smettere di lavorare a 62 anni con 38 di contributi costa tanto e con i conti in rovina a fine anno verrà cancellata. Serve però un’altra forma di flessibilità per consentire agli italiani di andare in pensione prima dei 67 anni stabiliti dalla legge. L’ex presidente della Bce la introdurrà? 
Capitolo risparmi. Draghi riformerà l’Irpef. Probabilmente abbassando in modo progressivo le imposte sul ceto medio. Il problema è che per fare tagli che abbiano un peso servono almeno una decina di miliardi l’anno. Dove si prendono? La tentazione potrebbe essere di rimettere le mani sulla casa o sui circa 4.500 miliardi di risparmi degli italiani, anche perché più di 1.500 di questi sono fermi sui conti correnti. Abbiamo già dato.
 

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