Luigi Di Maio in ginocchio da Giuseppe Conte, Cinque Stelle alla deriva
C'è crisi nel Movimento fondato da Grillo e Casaleggio. Da tempo manca un vero capo politico, l'ultimo è stato Luigi Di Maio che ha lasciato l'incarico per la poltrona di ministro degli Esteri. É stato nominato un reggente, Vito Crimi, che ne ha combinate così tante da avere tutti contro. Si è deciso allora di creare un comitato direttivo a cinque, ma un leader serve e allora chi meglio di Giuseppe Conte? Sul nome dell'avvocato pugliese sono tutti d'accordo: militanti e big. Grillo lo ha invitato domenica nella sua villa al mare per fargli l'offerta. Perfino Di Maio, rivale interno dell'ex premier e desideroso pure di lui di tornare capo, lo acclama come fosse il salvatore di un Movimento ormai in caduta libera: "Sarei molto felice di un passo avanti di Conte con noi", ha detto. Gigino si conferma il più democristiano del gruppo e ha annunciato la svolta moderata, atlantista ed europeista dei grillini, i quali pur di non morire sono pronti a rinnegare se stessi e i loro vaffa, e ad avere un capo politico con il ciuffo perfetto e la pochette nel taschino.