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Reperti archeologici rubati e la maledizione di Pompei

Nella nuova puntata di LostArt, Sofia Lipoli ci racconta la storia di Nicole, una ventenne canadese che nell'estate del 2005 è in vacanza in Italia. Di fronte alla storia, alla bellezza dei resti di Pompei non resiste: approfittando della folla di turisti, non ci pensa due volte e ruba qualche tessera di un antico mosaico. Le porta a casa, ma la sua vita non è più la stessa: malattie, disagi, crisi finanziarie. Non ne può più e così decide di rispedire quei preziosi resti al Parco Archeologico di Pompei scrivendo una lettera in cui chiede scusa agli dei. Ma Nicole non è l’unica. Sono molti i turisti che si portano a casa pezzi dell’antica città sepolta dalla lava del Vesuvio nel 79 d.C.. L’ex direttore del parco, Massimo Osanna, racconta di ricevere decine di pacchetti postali per centinaia di reperti, ma la cosa più curiosa - sotto un punto di vista antropologico - sono le lettere di accompagnamento dei reperti trafugati che svelano uno spaccato umano tutto da studiare. All’origine del pentimento c’è infatti un retroscena. Già proprio quella maledizione che aleggia su Pompei e su chiunque osi rubare un pezzo della sua storia.

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