Vittorio Feltri, la noia per il discorso di Mario Draghi: "Parole e retorica, ho smesso di seguirlo. Ora servono i fatti"
Il direttore di Libero Vittorio Feltri commenta il discorso di Mario Draghi per ottenere la fiducia al Senato: cari lettori questa è la giornata dell'incoronazione del nuovo premier, anche se la verità è che di Draghi ne stiamo già parlando da una decina di giorni. Quelli che parlano tanto affermano che con Supermario abbiamo vinto al Totocalcio, nel senso che abbiamo trovato il Padreterno che ci salverà. Il nuovo premier ha fatto un discorso che mi ha impressionato perché più i discorsi sono lunghi e più alla fine i fatti non arrivano mai. Non dico che il discorso di Draghi fosse pessimo, ma era molto retorico e noioso tant'è che a un certo punto ho smesso di seguirlo come immagino abbiano fatto molti telespettatori. Io dico questo: bene essere contenti perché abbiamo un nuovo governo, bene avere fiducia in Draghi, però penso che prima di applaudire bisognerebbe attendere i fatti. Perché le parole possono essere belle oppure bellissime, ma non servono a nulla, servono i fatti. Nel nostro Paese serve una distribuzione fitta e immediata dei vaccini. L'ho detto mille volte e non mi stanco di ripeterlo perché il punto è questo. Sì anche le chiusure fanno paura, ma le chiusure ci saranno sempre fino a quando non saremo tutti vaccinati e quindi immunizzati. Quindi caro Draghi, grazie per il suo entusiasmo, grazie per le sue belle parole, ma dalle belle parole ci attendiamo che si passi a dei bei fatti, o almeno a qualche fatto concreto.