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Sci, l'Italia chiude gli impianti. Ecco i Paesi che li hanno tenuti aperti

Per gli addetti ai lavori della neve l’ultima mossa del ministro Roberto Speranza suona come una sentenza definitiva, ma per gli appassionati una via di fuga c’è. All’estero.
In Francia, come in Italia, per ora gli sci restano appesi al muro, ma in Austria, per esempio, no. Per entrare in Tirolo da ieri è sufficiente presentare un tampone non più vecchio di 48 ore che attesti la negatività al Covid. Obbligo dal quale sono esentati scialpinisti, bambini sotto i 10 anni e chi è stato contagiato negli ultimi sei mesi. E nel resto dell’Austria si scia con obbligo di mascherina, seggiovie al 50 per cento e distanziamento di un metro. Qualche problema in più in Svizzera dove bisogna registrarsi digitalmente e sottostare a una quarantena di 10 giorni. Poi mascherina obbligatoria e via senza limitazioni sugli impianti. Insomma all’estero c’è ancora speranza di sciare. Anche perchè, all’estero, Speranza non c’è
 

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