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Mario Draghi, i veri nemici sono Maurizio Landini e la Cisl. Altro che Giorgia Meloni

Nessuno resiste a Mario Draghi. Nessuno tranne Giorgia Meloni, che ha detto: noi staremo all’opposizione, ma voteremo le misure che servono al Paese. Se Giorgia non ostacolerà il lavoro di super Mario, ci penseranno i sindacati. Sulla scuola, sui trasporti, sui licenziamenti: in apparenza le parti sociali sembrano contente dell’arrivo del banchiere e oggi siederanno al tavolo delle consultazioni, in realtà hanno già cominciato con i loro scioperi, i veti e una lista della spesa che non finisce più. Draghi ha proposto di allungare il  calendario scolastico per tutto giugno? Assolutamente no, dicono.  Non siamo al college. 
 Cgil, Cisl e Uil, poi,  vogliono prorogare il blocco dei licenziamenti chissà fino a quando e Landini, leader cigiellino, tuona "vogliamo una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali", altrimenti salta tutto. Ecco chi ostacola Draghi.   

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