Prodi contro la giornalista, Elisabetta Gardini: "Allunga addirittura la mano", ecco il video integrale

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domenica 23 marzo 2025
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"Massima solidarietà alla giornalista aggredita con tanto di sberleffo da Romano Prodi. La citazione testuale del Manifesto di Ventotene continua a provocare
 reazioni scomposte da parte dei principali esponenti della  sinistra nazionale". A dirlo è Elisabetta Gardini, la vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.  

La lite tra l'ex premier e Lavinia Orefici, giornalista di Quarta repubblica su Rete 4, da ore ha fatto il giro del web. Sinistra in imbarazzo, centrodestra indignato. Il professore, padre nobile del Pd, ha reagito malissimo alla richiesta di un commento sui passaggi del Manifesto sulla proprietà privata, quelli citati da Giorgia Meloni a Montecitorio. "Ma che cavolo mi chiede? Ho mai detto una roba del genere in vita mia? Era il 1941, c'era gente messa in prigione dai fascisti. Cosa pensavano, secondo lei, all'articolo secondo della Costituzione? Ma il senso della storia ce l'ha lei o no?". Quando l'intervistatrice ribadisce di averlo chiesto solo perché il passaggio era stato citato, Prodi ha rincarato: "Allora le cito un verso di Maometto e le chiedo cosa ne pensa lei. Questo è fare politica in modo volgare, scusi".

Una reazione "totalmente eccessiva, arrogante e fuori luogo", secondo la Gardini. Che accusa: Prodi "allunga addirittura la mano, quasi per dare un buffetto di rimprovero a una propria alunna: un atteggiamento prevaricatore nei confronti di una donna la cui unica colpa è quella di aver rivolto una semplicissima domanda. Un simile comportamento - conclude - merita una condanna unanime da parte di tutta la politica. Il rispetto verso chi esercita il proprio lavoro con professionalità è un principio che non può essere calpestato da nessuno".