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"Sostenevano Isis e Al Qaeda": jihadisti in Italia, chi sono i 5 arrestati

Cinque giovani di origine straniera residenti in Italia sono stati arrestati in quanto ritenuti responsabili di aver costituito o fatto parte di un’associazione terroristica a sostegno di Al Qaeda e dell’Isis. Blitz dei Carabinieri del Ros. L’indagine è stata condotta dalla Procura bolognese con il coordinamento della Procura nazionale antimafia. Secondo quanto ricostruito i cinque giovani, di origine straniera e residenti a Bologna, Milano, Udine e Perugia, sarebbero a vario titolo responsabili di avere costituito o avrebbero fatto parte di un’associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento ed al rafforzamento delle formazioni terroristiche globali Al Qaeda e Stato Islamico.

La "testa" del gruppo di propaganda jihadista era una ragazza, giovane pachistana cresciuta e residente a Bologna per la quale gli inquirenti evidenziano il "particolare attivismo" e "l'incessante opera di proselitismo". Fin da subito, come emerso, la giovane, radicalizzatasi online e nel periodo del Covid, è stata in grado di coinvolgere un'altra ragazza di origine algerina cresciuta e residente a Spoleto, insieme alla quale avrebbe formato il gruppo di propaganda "Da'wa", che in arabo significa "chiamata". La giovane bolognese, iscritta a una scuola superiore senza però aver finito gli studi, avrebbe poi tirato dentro anche il fratello, minore, pure indagato. A suo carico l'autorità giudiziaria contesta l'ipotesi dell'addestramento finalizzato a un possibile arruolamento nell'ambito di organizzazioni terroristiche jihadiste.

Nel corso delle indagini, spiegano i carabinieri, è stato possibile assistere a "una rapida e per questo preoccupante evoluzione nelle intenzioni degli indagati" di non limitare il loro impegno alla sola propaganda di contenuti jihadisti ma di ampliare il raggio d'azione verso nuovi soggetti.
 

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