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Crosetto al G7 della Difesa: "Quadro deteriorato". Poi spiazza tutti: cosa tira fuori dalla tasca

Al via a Palazzo Reale di Napoli il G7 della Difesa. Il ministro Guido Crosetto in attesa di accogliere i ministri scherza con fotografi e gli operatori e mostra il corno portafortuna che gli è stato regalato. Nel Cortile d'onore si è tenuta la cerimonia di saluto con il ministro della Difesa, che dopo aver salutato il prefetto di Napoli Michele di Bari ha accolto le delegazioni. Partecipano ai lavori della riunione ministeriale anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte, e l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. Una sessione di lavoro sarà dedicata alla guerra in Ucraina ed è possibile la partecipazione del ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov. Sul tavolo anche la situazione in Medioriente, Africa e Indo-Pacifico.

"Stiamo assistendo a scenari estremamente fluidi e instabili. Le brutali aggressioni russe in Ucraina, la situazione davvero critica in Medio Oriente, la profonda instabilità in Africa Subsahariana, la crescente tensione nella regione Indo-Pacifica evidenziano un quadro di sicurezza deteriorato, con previsioni per il prossimo futuro che non possono essere positive", sottolinea poi Crosetto aprendo i lavori del summit.

"Anche se potrebbe sembrare che questi conflitti sono geograficamente distanti - avverte - sono direttamente collegati a noi, con dinamiche profonde e interconnesse. In questo contesto, riconosciamo una matrice comune: uno scontro tra due visioni del mondo diverse e spesso forse incompatibili".

"Da un lato - sottolinea ancora il ministro della Difesa - i Paesi e le organizzazioni che credono in un ordine del mondo basato sul diritto internazionale. Dall'altro chi cerca sistematicamente di mancare di rispetto alla democrazia per perseguire i propri obiettivi anche con l'uso deliberato della forza militare". Per Crosetto "questa instabilità pervasiva globale ha conseguenze dirette sui nostri interessi economici e sociali". 

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