Paralimpiadi a Parigi, il regalo che sconcerta Bebe Vio: "Questi..."
Un regalo gradito, ma decisamente fuori luogo e poco utile quello fornito dalla Nazionale italiana a Bebe Vio. Qualcuno, sui social, parla addirittura di "sfregio" e di "mancanza di rispetto" per l'atleta azzurra, simbolo del legame tra sport e disabilità e volto azzurro alle Paralimpiadi di Parigi appena cominciate Ma lei, la 27enne schermitrice e stella assoluta della specialità, ci scherza su come d'altronde ha sempre insegnato.
Colpita da meningite da bambina, è stata costretta all'amputazione di tutti e quattro gli arti. Una tragedia che non l'ha mai fermata dal rincorrere sogni spesso preclusi alla stragrande maggioranza dei cosiddetti "normodotati". Alla veneziana oro olimpico nel fioretto a Rio 2016 e Tokyo 2021, il team italiano ha inviato una valigia contenente tutte le divise da indossare in pedana e a Casa Italia. Piccolo particolare: molti i calzini, che per ovvi motivi Bebe non potrà mai indossare. E sui social, pubblicando il video del tradizionale unboxing, lo "spacchettamento", se la ride: "Essenziali, andranno tutti a mia sorella!". Fine delle polemiche.
Bebe, al secolo Beatrice Vio Grandis, è stata poi una delle ultime tedofore a portare il fuoco di Olimpia che ha poi accesso il calderone dei Giochi Paralimpici parigini. L'azzurra ha consegnato la fiaccola a Oksana Masters, atleta statunitense di origini ucraine.
Oltre 35.000 persone hanno assistito alla cerimonia di apertura. Sulle note del Bolero di Ravel, si è quindi conclusa una "maratona" di spettacolo di oltre tre ore e mezzo. Ultimi tedofori il nuotatore Florent Manaudou il tennista paralimpico Michael Jeremiasz, la Vio e la Masters. Hanno acceso il braciere nei giardini delle Tuileries, poi volato in cielo, Elodie Lorandi, Charles-Antoine Kouakou, Fabien Lamirault e i due portabandiera della Francia, Alexis Hanquinquant e Nantenin Keta. Poi il gran finale con i fuochi d'artificio.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev