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Ignazio La Russa alla Segre: "La difenderei con il mio petto"

"Liliana Segre ha espresso parole molto amare dopo l'inchiesta su Gioventù Nazionale, che mi hanno colpito. Credo di poterle dire che non deve aver alcun timore rispetto al modo con cui l'Italia reagisce di fronte a ogni ipotesi di antisemitismo. Se ci fosse bisogno metterei mio il petto di davanti a lei e la difenderei in prima persona, ma non ce ne sarà bisogno, ne sono certo". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, nel corso della cerimonia del Ventaglio, in riferimento alle parole della senatrice a vita. L'attenzione della sinistra e della stampa d'area però si è concentrata esclusivamente sulle dichiarazioni del fondatore di Fratelli d'Italia sul caso di Andrea Joly, il giornalista della Stampa aggredito da alcuni militanti di CasaPound davanti al circolo Asso di Bastoni a Torino. 

"Io credo che i giornalisti dovrebbero fare le proprie incursioni in maniera più attenta" e "non vorrei che entrassero a far parte dell'uso quotidiano metodologie" di inchiesta "che rischiano di creare reazioni che non vogliamo si verifichino", ha ammonito La Russa dopo aver stigmatizzato senza mezzi termini l'accaduto. ."Da parte mia c'è condanna assoluta verso gli aggressori, ma non credo che il giornalista passasse lì per caso e sarebbe stato bello se lo avesse ammesso", ha sottolineato ancora il presidente del Senato.

 

 

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