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Usa, Crosetto: “Vittoria Trump scontata? Non lo dico io, ma i giornali americani”

“Il cambio di amministrazione alla Casa Bianca non cambia l’Europa, cambia gli Stati Uniti. L’Europa è e sarà prima e dopo Trump la stessa”. Questo il commento di Guido Crosetto, a margine del suo discorso presso l’ambasciata italiana a Londra. “Oggi non è capace di difendersi da sola e non lo è stata”, sottolinea il ministro, denunciando la mancanza di una difesa europea: “Io non penso che mancherà l’ombrello americano, perché non credo che gli Stati Uniti siano pronti o abbiano interesse a ricominciare a quella che è stata un’alleanza che dura da 75 anni e perché anche loro sono più piccoli in un mondo in cui ci sono altri attori”. Secondo il ministro della Difesa, comunque “l’Europa e la Nato hanno davanti sfide complesse”, perché “l’approccio di Trump, non Trump, che quindi diventerebbe l’approccio degli Stati Uniti, può cambiare lo scenario. Ma io è un anno e mezzo che dico all’Europa e alla Nato di prepararsi a un possibile cambio di scenario”. "La vittoria di Trump non sono io che la do per scontata, leggo i giornali e i sondaggi americani, dopo quello che è successo con l’attentato. Non so quanto cambierà la rinuncia di Biden e la corsa di Kamala Harris”, risponde quindi Crosetto, che rimarca: “A oggi, leggendo quello che leggo, non posso che pensare a una quasi scontata vittoria di Trump”. Infine, a questo proposito, al ministro viene chiesto se all’interno del Parlamento europeo, in caso di conquista di Trump della Casa Bianca, il partito dei conservatori di cui Giorgia Meloni è leader potrebbe diventare interlocutore privilegiato: “La cosa più stupida che possano fare le comunità è basare i dialoghi tra le nazioni sulla base delle maggioranze politiche”, specificando che “il dialogo è tra nazioni, non tra maggioranze politiche”.

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