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Ilaria Salis getta la maschera: "In caso di necessità, salvatemi". L'appello ai colleghi Ue

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"La mia vicenda giudiziaria non si è conclusa": a dirlo Ilaria Salis, parlando ai giornalisti dopo la sua prima riunione del gruppo The Left a Bruxelles. La neoeletta al Parlamento europeo con Avs è accusata in Ungheria di aggressione ai danni di estremisti di destra. "Io godo ora di immunità - ha spiegato l'attivista - ma l'Ungheria può chiederne la revoca e in quel caso dovrà esprimersi il Parlamento europeo. In quel caso spero e mi aspetto che il Parlamento si schieri a difesa dei diritti fondamentali, della presunzione di innocenza e del principio di proporzionalità". Insomma, Salis si spende già in "appelli" ai colleghi: in caso di necessità, salvatemi.

"La mia intenzione - ha ribadito la Salis - non è quella di sottrarmi a un procedimento penale, è quella di essere processata secondo giustizia, cioè nel rispetto dei diritti fondamentali, secondo un giusto processo, con un uguale trattamento davanti alla legge e nel rispetto del principio di proporzionalità". Sul suo nuovo ruolo in Europa, invece, ha dichiarato: "Sono contenta di essere qui, sono molto entusiasta ma sento un grande senso di responsabilità verso le persone che mi hanno dato fiducia. Inizia questo nuovo percorso in cui ho intenzione di impegnarmi per chi vive sulla propria pelle le questioni sociali. Mi impegnerò favore dei detenuti, dei migranti e della condizione giovanile, che va dal precariato all'istruzione, per i più deboli. Credo che la solidarietà possa essere valore per l'Europa che vogliamo".

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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