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Meloni zittisce la Schlein: "Ci hanno visti arrivare, ma..."

Arianna Meloni resta dietro le quinte, ci sono il ministro delle Politiche Agricole Francesco Lollobrigida, il viceministro al Mef, Maurizio Leo, il capogruppo Lucio Malan e tanti parlamentari. E poi alle due arriva lei, Giorgia Meloni. 

La premier è stanca, commossa, raggiante per il risultato di Fratelli d'Italia alle elezioni europee, il 28% superiore di 2 punti al successo alle ultime politiche del 2022. Ma ha la forza di fare una battuta su Elly Schlein: "Ci hanno visto arrivare ma non sono stati in grado di fermarci. Sono fiera che la nostra Nazione si presenti al G7 e in Europa con il governo più forte di tutti. E' una soddisfazione e anche una grande responsabilità".

La felicità è aver superato l'asticella delle Politiche, aver vinto il referendum tra le due visioni d'Europa. "Ci siamo visti quasi due anni fa - esordisce Meloni al suo arrivo alla sede elettorale - ed era una bella notte, ora è ancora più bella. Due anni fa era una scommessa basata sulla speranza. Tanta gente aveva creduto in noi. Dopo quasi due anni di governo quelle stesse persone ci hanno" dato la fiducia, "questo per me ha un valore enorme. Abbiamo fatto scelte difficili in un tempo difficile" nel quale "non c'erano soldi da buttare. Abbiamo fatto quello che era giusto fare" per l'Italia, "non per il partito. Voglio dire grazie alla maggioranza degli italiani che hanno scelto Fdi. Sono orgogliosa del risultato di Fdi, della Lega e di FI".

Ed ancora: "Il sistema sta diventando di nuovo bipolare. E' una buona notizia, ci sono visioni che si contrappongono e su cui si chiede ai cittadini da che parte stanno. Oggi ci hanno detto che stanno dalla nostra parte". Ora l'obiettivo è guardare con ottimismo ai prossimi appuntamenti, in primis al G7, grazie "al risultato commovente. E' benzina per andare avanti con maggiore determinazione". "Un segnale che capisco e sono pronta a cogliere", sottolinea la premier mentre i dirigenti presenti intonano il coro: "Giorgia, Giorgia". Alle 13,30 e' previsto un Consiglio dei ministri che avrà all'ordine del giorno anche un dl sul G7 per rafforzare la sicurezza, poi mercoledì si aprirà il vertice. Ma i fari saranno puntati anche sul Senato: martedì si vota il calendario, dal giorno dopo si accelera sul premierato mentre alla Camera partono le votazioni sull'autonomia.

 

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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