Presidio di alcuni genitori davanti all'Istituto Iqbal Masih di Pioltello, in provincia di Milano, che ha stabilito la chiusura della scuola per la fine del Ramadan, nonostante le numerose proteste e le polemiche anche a livello politico. Presenti meno di una decina di persone per contestare la decisione presa all’unanimità dal Consiglio d’istituto. Nella scuola c'è un'alta presenza di studenti di origini straniere. A sostenere le famiglie in rivolta l'esponente della Lega Silvia Sardone. "Ritengo che, se chiusure del genere dovranno essere concesse, debba essere lo Stato a deciderlo sulla base di un accordo tra religioni e Stato, come avviene per gli studenti di religione ebraica, che stanno a casa il sabato senza bisogno di giustificazione", ha dichiarato l'europarlamentare del Carroccio. "Non si fa l'integrazione tenendo le scuole chiuse. E vorremmo esprimere il nostro dissenso, perché non ci sembra giusto che il 10 di aprile i ragazzi devono stare a casa per una festività non riconosciuta e non concordata con lo Stato italiano", obietta un genitore presente al presidio. "Molti genitori lamentano di avere ripercussioni sui figli. Alcuni dicono che i professori hanno cambiato atteggiamento verso i loro figli, che in classe c'è un'aria tesa, che i professori vanno dicendo: 'Chi la pensa come noi è giusto, chi la pensa diversamente da noi è mafioso'. Questo è quello che insegnano ai nostri figli alle Medie", lamenta una mamma davanti alla scuola chiusa.
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