Valditara contestato da Raimo. E la studentessa di sinistra "sbaglia" ministro
La presentazione a Roma del libro del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, “La scuola dei talenti“, finisce in bagarre. Durante il dibattito, al quale era presente anche il vice premier Matteo Salvini, una studentessa appartenente a una organizzazione di sinistra, coordinatrice romana della Rete degli studenti, e l'insegnante e scrittore Christian Raimo hanno infatti contestato il ministro che piccato ha liquidato le polemiche come "propaganda".
È successo ieri pomeriggio, 6 marzo, alla libreria Mondadori di Piazza Cola di Rienzo. Già durante il dibattito, Christian Raimo aveva criticato le parole di Valditara quando si era toccato il tema dei giudizi a scuola. Il ministro aveva invitato a non interrompere la presentazione, parlando di una "solita sinistra polemica".
Poi, al termine dell’evento, Giulia Mingozzi, la studentessa della Rete degli studenti ben nota per le sue posizioni di ultra-sinistra, che ha provocato il ministro: "Lei parla degli studenti che vandalizzano le scuole, ma neanche una parola per i giovani manganellati?". Nessun commento da parte di Valditara, che ha lasciato la sala interrompendo il tradizionale "firma copie" per andare via anzitempo. "Lui è il mio ministro, dovrebbe rispondere a me e agli insegnanti, che hanno fatto delle domande ben precise", aggiunge la studentessa universitaria. Viene il dubbio che abbia "sbagliato" bersaglio, dal momento che il "suo ministro", vale a dire quello dell'Università, dovrebbe essere Anna Maria Bernini, dal momento che Valditara è quello dell'Istruzione e del Merito. Tant'è, nel calderone "antagonista" della sinistra tutto fa brodo.
In difesa del ministro sono intervenute alcune dirigenti scolastici che hanno invitato i giovani a "curarsi" e "calmarsi". "Questo ministero applica due pesi e due misure", spiega ancora la Mingozzi al termine dell’evento. "Con chi scende in piazza e manifesta idee diverse, usa il pugno duro, bocciature e cinque in condotta - commenta all'agenzia Dire - Ma poi quando sono gli studenti a subire nessuna parola. Non dico nulla su chi fa danni durante le occupazioni, mi riferisco a chi esprime idee diverse da quelle del governo".