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Civitavecchia, cosa recuperano nei fondali del Mar Tirreno

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Le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia, in stretta collaborazione con la Fondazione Ambientalista Marevivo, hanno portato a termine un importante recupero di una rete da pesca di notevoli dimensioni abbandonata sui fondali marini antistanti il comune di Civitavecchia. La rete, lunga circa 200 metri, che avvolgeva quasi completamente un lato dello sperone denominato 'Scoglio del corallo', a una profondità tra i 18 e i 27 metri, è stata recuperata dalla Divisione Subacquea di Marevivo e dai sommozzatori delle Fiamme Gialle, con l’ausilio di una unità navale del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia. L'operazione si inserisce, nello specifico, tra le varie attività del progetto 'Blue Days' della Fondazione Ambientalista che ha l'obiettivo di salvaguardare l’ambiente marino a 360 gradi. Le cosiddette “reti fantasma” abbandonate rappresentano una seria minaccia alla biodiversità, sono considerate delle vere e proprie trappole pericolose che mettono a rischio fauna e flora dell’ambiente marino se lasciate in questo delicato ecosistema. La Fondazioni Marevivo, che dal 1985 lavora per la tutela del mare e dell’ambiente contro l’inquinamento e lo studio della biodiversità, promuove e valorizza tali attività favorendo lo sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione su tutti i temi legati al Mare. L’operazione posta in essere, testimonia la grande attenzione che la componente Aeronavale della Guardia di Finanza dedica alla tutela dell’ambiente marino mettendo a disposizione la professionalità del personale specializzato e la tecnologia dei mezzi navali di cui dispone.

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