Pro-Palestina, alta tensione al corteo non autorizzato: le trattative con la Polizia
Al grido di "Intifada" un migliaio di manifestanti pro-Palestina sono scesi nelle strade di Milano. I contestatori hanno sfidato i divieti del Viminale, ritrovandosi - tra le altre zone - in piazzale Loreto. A partecipare alcuni esponenti delle associazioni palestinesi, delle sigle dell'associazionismo della sinistra ed ex parlamentari e sindacati di basi. "Ecco dove si ferma la democrazia", dice al megafono uno dei manifestanti mentre vengono intonati i cori "Siamo tutti palestinesi" e "Palestina libera".
Vista l'alta tensione, sono state dispiegate camionette delle forze dell'ordine, che al momento bloccano l'accesso da piazzale Loreto a via Padova. In totale sono circa 400 le persone che hanno tentato di dar vita a un corteo, ma sono state repentinamente fermate poco dopo, senza tensioni né incidenti.
Per ora, infatti, c'è in corso una "trattativa" tra il dirigente della Digos e un rappresentante dei contestatori. "Questa scelta del ministro Piantedosi è uno scandalo. Hanno tentato di impedirci di scendere in piazza perché hanno paura della verità, vogliono rendere il Giorno della Memoria una narrazione sterile, noi vogliamo agire in modo concreto". E ancora: "Noi ricordiamo gli orrori dell'olocausto, nei confronti del popolo ebraico, ma c’è ostilità contro il sionismo che punta allo sterminio della popolazione palestinese in una terra".