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Giorno della Memoria, Liliana Segre: "Vorrei incontrare chi sfregia le mie targhe"

"Il signore che è andato a sfregiare una lapide su un sentiero che ho fatto tra Vigiù, Arzo e il confine e sopra Liliana Segre ci ha fatto un segnaccio. Ma è interessantissimo quel personaggio. Perché della Liliana Segre si sa già cosa posso aver scritto, detto o fatto. Ma quel signore che dopo 80 anni, di una che aveva 13 anni e che è stata deportata e ha perso tutta la famiglia, questo signore che perde 5 minuti di una preziosa vita che non è eterna, per andare a fare un segnaccio sul mio nome, è interessantissimo ma chi è, perché non viene studiato un caso del genere che è un segnale". A dirlo è la senatrice a vita, Liliana Segre, parlando durante la Lectio Magistrale per la laurea Honoris Causa in Scienze Storiche che la ha conferito l'Università Statale di Milano, sul palco con Enrico Mentana. "È un segnale inquietante come quelli che mi mandano una maledizione, perché? Io sono già così vecchia e certamente non sarò nel futuro dell'Italia un personaggio importante", ha proseguito la senatrice a vita: "Perché questi si intestardiscono? Sono personaggi interessantissimi che io non solo vorrei incontrare, perché mi piacerebbe moltissimo per chiedere 'scusi ma cosa è antisemitismo, invidia, un desiderio che sono morti troppo pochi e ne dovevano morire di più? C'è qualche cosa in questi personaggi che non fa parte dell'indifferenza. Ma io di questi personaggi non so mai come va a finire perché poi non me lo dicono".

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