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Giorno della Memoria, a Roma 50 pietre d'inciampo con nomi di vittime palestinesi

All'alba di venerdì 26 gennaio, a Roma, davanti alla sede dell'Unhcr, sono compare 50 pietre d'inciampo con i nomi di vittime palestinesi morte durante gli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza. L'installazione, in via Giacomo Leopoardi, sarebbe stata realizzata da un gruppo di giovani artisti provenienti dal centro Italia. Questo gesto compiuto alla vigilia del Giorno della Memoria ha scatenato l'indignazione della Comunità Ebraica capitolina e italiana. "Queste pietre d'inciampo hanno un simbolo, hanno una storia. Se si prende quel simbolo e quella storia e la si mette su vicende diverse vuol dire offendere Sami Modiano, offendere Liliana Segre", ha detto Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. "Lasciamo il Giorno della Memoria libero da abusi e distorsioni. Se vogliono manifestare per la Palestina possono farlo pure il 27 ma non chiamarlo Giorno della Memoria, Shoah dei palestinesi. Non usassero nessun termine e nessuna citazione", ha aggiunto. "Non credo che ci sia una competizione di simboli, a chi ha un genocidio maggiore o minore", ha affermato invece un attivista e artista pro Palestina che ha preferito rimanere anonimo. "Credo che l'uso di quei simboli serve per ribaltare la questione, far capire che è in atto una vicenda grave".

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