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Trani, fermati radiologo e infermiera: la truffa sulle liste d'attesa

Sono accusati di concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato le due persone fermate questa mattina e ora agli arresti domiciliari su ordine della magistratura di Trani. I due, un medico radiologo e una infermiera erano impiegati al Pta (Presidio territoriale assistenziale) collocato nell’ex ospedale San Nicola il Pellegrino. Alla base della condotta criminale una distorta interpretazione del principio dell’ “appropriatezza” in virtù del quale un dirigente medico, responsabile di un reparto ospedaliero, può gestire direttamente le liste di attesa in caso di comprovate esigenze mediche. Ed è quello che facevano medico e infermiera facendo saltare la fila a pazienti comunque bisognosi, ma disposti a pagare.

Gli incontri avvenivano nello studio del medico e qui avveniva l’accordo: prestazione rapida in cambio di 100-150 euro che finivano direttamente nelle tasche dei due sanitari. Nessuna fila e nessun ticket pagato dai pazienti. Approfittando della soggezione psicologica e delle difficoltà emotive, i due proponevano una sorta di lista parallela, ovviamente più veloce.Le indagini hanno accertato almeno trenta casi. C’erano poi i pazienti privilegiati che, amici, conoscenti o parenti dei due, effettuavano gratuitamente e in modo rapido, accertamenti diagnostici con ulteriore danno all’erario. Il medico infine, coperto dall’infermiera, ometteva di presentarsi in reparto attestando falsamente la sua presenza all’interno della struttura ospedaliera quando in realtà era da tutt’altra parte.

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