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Paestum, la scoperta di due nuovi templi dorici

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Nella zona occidentale dell'antica città di Poseidonia-Paestum, a ridosso della cinta muraria e a poche centinaia di metri dal mare, è in corso una campagna di scavo stratigrafico che ha portato alla luce due templi greci di stile dorico. Questi edifici sacri consentono di fare nuova luce sulle origini e lo sviluppo urbanistico della polis magnogreca e forniscono dati cruciali per comprendere l'evoluzione dell'architettura dorica a Poseidonia e in Magna Grecia. Il primo tempio, inizialmente intercettato nel giugno del 2019 e indagato a partire da settembre del 2022, si data ai primi decenni del V secolo a.C., e ad oggi costituisce, per caratteristiche architettoniche e dimensionali, un assoluto unicum dell'architettura templare di ordine dorico. E' conservato nelle porzioni dello stilobate (basamento delle colonne) e del crepidoma (gradini dove veniva costruito il tempio) e misura 11.60x7.60 m., con una peristasi di 4x6 colonne. Da indagini svolte nelle ultime settimane, la storia del santuario sembra tuttavia essere ancora più antica. All'interno della struttura templare, al di sotto della peristasi, sono stati reimpiegati, probabilmente a scopo rituale, 14 capitelli dorici frammentari e altri materiali architettonici. I capitelli sono di dimensioni analoghe a quelli del tempietto finora esplorato. La tipologia è, invece, differente e confrontabile con quella dei capitelli del tempio di Hera I cosiddetto "Basilica", il più antico dei tre templi maggiori di Paestum.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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