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Cecilia Guerra del Pd provoca in aula: "Signora Mulè", e il forzista la gela

Dal "segretario Schlein" al "signora Mulè". Alla Camera si toccano vertici surreali, con il Pd che si scaglia contro Marco Perissa, deputato di Fratelli d'Italia che ha chiamato "segretario" Elly Schlein. Un "affronto" che ha provocato la rappresaglia della deputata dem Cecilia Guerra nei confronti del presidente di turno di Montecitorio, Giorgio Mulè di Forza Italia, a cui l'onorevole si è rivolta chiamandolo provocatoriamente "signora". 

"Se lei ci tiene al suo genere, io tengo al mio. Basta rivolgersi a noi donne con appellativi maschili", tuona la Guerra prendendo la parole in aula durante i lavori sulla manovra per stigmatizzare l'atteggiamento dei colleghi, nel caso specifico il meloniano Perissa, che si rivolgono a colleghe donna chiamandole al maschile come fatto con la Schlein. 

La Guerra quindi si è rivolta al presidente di turno Giorgio Mulè così: "Signora presidente". Un appellativo che non è stato gradito del diretto interessato: "Onorevole Guerra, avrei qualcosa da ridire. La mia identità è quella e se si rivolge a me lo faccia come presidente, non si può rivolgere a me come 'signora presidente'".

E allora Guerra spiega rivolta a Mulè: "Mi faccia spiegare. Il deputato Marco Perissa ha parlato della segretaria del mio partito chiamandola al maschile 'segretario' ritenendo che questa sia una scelta che a lui compete. Quindi se è permesso rivolgersi a una donna con appellativo maschile, allora è consentito anche a me rivolgermi a lei al femminile a meno che non richiami tutti quelli che continuano a chiamare le donne al maschile. Lei tiene al suo genere, io tengo al mio".  Replica di Perissa, lapalissiana: "Finché lo statuto del Pd dice che Schlein è segretario nazionale, io la chiamerò così". 

Fonte video: Camera Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev - agenziavista.it

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