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Roma, protesta di Greepeace: gli attivisti si arrampicano sul palazzo dell'Eni

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Martedì mattina 5 dicembre gli attivisti di Greenpeace si sono arrampicati sul quartier generale del colosso energetico Eni a Roma per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle morti potenzialmente legate al cambiamento climatico. Greenpeace Netherlands ha pubblicato uno studio alla COP28, sostenendo che un solo anno di emissioni di nove grandi compagnie europee di petrolio e gas potrebbe causare 360.000 morti premature legate all’alterazione del clima e della temperatura.

Lo studio si basa sulle emissioni auto-riportate del 2022 di Shell, BP, TotalEnergies, Equinor, Repsol, Eni, OMV, Orlen e Wintershall Dea. Secondo il rapporto, l’Eni potrebbe potenzialmente causare 27.000 morti premature a causa di ondate di caldo estremo e di freddo estremo.

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