Milano, orrore pro-Palestina: "Gli ostaggi sembravano usciti da una casa di riposo"
"Pensavano di prendere gli ostaggi con la forza e invece hanno fatto quello che volevano i palestinesi". Inizia così il discorso di una attivista pro-Palestina che in una manifestazione per il sosetgno alla Palestina a Milano, sale sul palco e attacca Israele. "Poi - prosegue - li avete visti i giovani palestinesi? E li avete visti i loro prigionieri? Sembravano avessero liberato una casa di riposo. Però tanto di cappello che sono riusciti a mantenerli in salute. Non è facile mantenere in salute un 90enne, voglio dire... E quando li senti parlare, capisci perché li hanno imprigionati".
Tutto vero, la signora, ben coperta dalla kefiah, arriva a dire di tutto. Anche a sbeffeggiare gli ostaggi in mano ad Hamas. "Israele ha paura dei giovani palestinesi. Qua siamo a livello di problemi e malattie mentali. Israele è malato, gli israeliani sono malati. Dovrebbero essere tutti in manicomio". Poi la conclusione: "Palestina libera". D'altronde che i pro-Palestina abbiano approfittato delle manifestazioni del 25 novembre non è una novità. Al Circo Massimo di Roma, ad esempio, gremitissimo per la manifestazione organizzata dal movimento 'Non una di meno' in occasione della giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, ecco che spuntano bandiere dalle 3 strisce orizzontali pari (nero, bianco e verde da cima a fondo) sovrapposte da un triangolo isoscele rosso sulla sinistra.
Intanto, secondo gli organizzatori hanno partecipato alla manifestazione contro la violenza sulle donne oltre 30mila persone, tanto che ci sono stati problemi nella piazza davanti al Castello che non riusciva a contenere tutti. Alcune persone che erano schiacciate sono state male. "Per Giulia e tutte queste donne non facciamo un minuto di silenzio ma bruciamo tutto", hanno scandito più volte dal palco alla fine della lettura dei nomi delle oltre 100 vittime del 2023. Nel pomeriggio il corteo pro-Palestina.