Corbetta, "brutti e neri": la frase razzista in aula del capogruppo Pd
"Brutti, neri e bassi". Poi una risata imbarazzata. Diventa un caso politico l'espressione, decisamente infelice, pronunciata da Antonio Cipriano, capogruppo del Pd, durante una seduta del Consiglio comunale di Corbetta (in provincia di Milano) nel quale i democratici sono in minoranza.
"Le ultime mosse dell'attuale amministrazione nel rapportarsi con le altre istituzioni del territorio sono sempre all'insegna della conflittualità e della divisione - incalza Cipriano -. Risultato: il Comune di Corbetta è solo, è isolato. Non perché gli altri sono brutti e neri e bassi". Passano pochi decimi di secondo e Cipriano si censura a velocità record, sorridendo: "Chiedo scusa per il nero, è stata una scivolata, chiedo scusa". Nella sala del Consiglio sale il brusìo, il capogruppo Pd sempre più in difficoltà prova a proseguire come se niente fosse: "Brutti e bassi, no, non è questo...". Davanti alle rimostranze dei colleghi della maggioranza, Cipriano si difende: "Chiedo scusa, vabbè, l'importante è correggersi". E a chi gli fa notare l'atteggiamento scanzonato con cui si è corretto replica improvvisamente serioso: "No no, è una risata di consapevolezza dello sbaglio, dell'errore". Forse consapevole della slavina che da lì a poco l'avrebbe travolto.
Il sindaco Marco Ballarini, di centrodestra, ha stigmatizzato la vicenda sui social: "Provo profondo imbarazzo e vergogna per il commento a sfondo razzista pronunciato dal Capogruppo consiliare", accusa su Facebook e tramite agenzie di stampa. "Un messaggio denigratorio da cui ci dissociamo fermamente - precisa ancora il primo cittadino di Corbetta -, e che richiama un tipico linguaggio di epoca colonialista su stereotipi e pregiudizi pericolosi di matrice suprematista del Ventennio fascista".