Milano, Porta Venezia non esiste più: nubifragio, il video più atroce
Il parco di Porta Venezia non esiste più. È stata spazzata via dal nubifragio che ha devastato la città questa mattina 25 luglio alle 4. Da Palestro a piazza Oberdan, da viale Piave ai Bastioni, corso Venezia, i giardini Indro Montanelli, nulla è più come prima. Le strade sono impraticabili, gli alberi spezzati dai rovesci estremi e dalle fortissime raffiche di vento sono crollati su marciapiedi, piste ciclabili, strade. Rami, foglie, vasi rotti, persino una poltrona da giardino volata giù da qualche terrazzo di questa bella zona della città invadono le vie. Per passare bisogna fare lo slalom, I tram sono bloccati,
Il parco di Porta Venezia non è più un bel giardino all'italiana. È un cumulo di cestini a terra, alberi e piante sradicati, fango. Ci vorranno giorni e chissà quanto lavoro degli addetti del Comune per far tornare la città come prima. Il sindaco Beppe Sala ha predisposto la chiusura di tutti i parchi recintati e il divieto di accesso ai parchi non recintati e alle aree alberate aperte. Risolta l’emergenza strade, nei prossimi giorni - spiega l’amministrazione comunale - si interverrà nei parchi, nei giardini e nelle aree verdi per rimuovere gli alberi caduti e procedere con le verifiche di stabilità sulle alberature che risulteranno danneggiate. Per questo vietato, fino a nuova comunicazione, recarsi nelle aree verdi.
"Ho visto nella mia vita passare 65 estati", dice sconfortato Sala, "non mi ricordo delle primissime ma delle altre sì. E quello che sto vedendo ora non è normale. Non possiamo più negarlo: il cambiamento climatico sta modificando la nostra vita. Non possiamo semplicemente far finta di niente e soprattutto non possiamo non fare nulla. Anche Milano deve fare la sua parte, e la farà", promette.
Intanto in Prefettura è stata aperta un’unità di crisi per coordinare la risposta all’emergenza. "Dopo le criticità dei giorni scorsi, l’intero territorio ha dovuto fare i conti con una nottata difficilissima, caratterizzata da temporali fortissimi e devastanti, e con un risveglio ancora più critico", spiega la consigliera delegata alla Protezione civile, Sara Bettinelli. "Subito l’intero sistema di Protezione civile si è attivato per garantire supporto operativo e logistico a tutti i gruppi locali che sono a loro volta intervenuti nei propri Comuni. È in corso una stima complessiva dei danni, mentre i volontari lavorano incessantemente per mettere in sicurezza strade e paesi".