Un caffè con i marescialli: dietro il "Mestiere delle armi"
Una delle prime cose che abbiamo imparato frequentando l'ambiente militare è l'importanza dello spaccio (o bouvette, o bar a seconda dei gusti). Come in ogni attività il momento del break è fondamentale: un caffè fumante, due chiacchiere al volo con un collega e, poi, di corsa in ufficio. Decisamente più carichi.
E' allo spaccio della Scuola Marescialli Aeronautica Militare (SMAM) che incontriamo il Comandante dell'Istituto, colonnello pilota Sandro Cascino e due allievi: Gabriele, 24 anni da Viterbo, allievo del primo anno e Silvia, 23 anni originaria delle "Terre di fondazione", allieva del secondo anno ed anziana di Gabriele. E' lei che segue il collega sin dal suo ingresso alla Scuola, attenta alla preparazione formale, al rispetto delle regole di base, alla cura della sua uniforme.
E' tempo di concorsi anche per la SMAM. Ci sembrava, dunque, lecito raccontarvela. Soprattutto se siete interessati a diventare i futuri sottufficiali dell'Aeronautica Militare. Ed entrare magari nel 2023, anno del Centenario, sarebbe una doppia soddisfazione.
Ma, attenzione: lavori quali il militare, il medico, l'insegnante, il prete non sono veri lavori! Sono missioni, scelte di vita che pretendono passione prima ancora della ricerca di una occupazione.
Il "mestiere delle armi" è fra i più belli che un uomo ed una donna possano intraprendere, ma impone sacrifici. A partire dalla formazione. Ciò non vuole scoraggiarvi, semmai rafforzare la motivazione che, siamo certi, già avrete se vi siete emozionati con le storie di Gabriele e di Silvia.
Video e interviste di Marco Petrelli