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Fine vita, appello malato di sclerosi: "Vorrei morire a casa mia"

"Mi chiamo Mib, e a 44 anni vorrei essere aiutato a morire a casa mia". Inizia così l'appello di Massimiliano, detto Mib, 44 anni, toscano, affetto da sclerosi multipla da 6 anni, che in un video affidato all'Associazione Coscioni spiega le ragioni per cui vorrebbe porre fine alle sue sofferenze in Italia, senza dover andare all’estero. Un video in cui Mib, insieme al padre, chiede aiuto per poter morire nel suo letto. "Da 6 anni soffro di una sclerosi multipla che mi ha già paralizzato. Posso muovermi solo in sedia a rotelle con l’aiuto di qualcuno. Non sono più autonomo in niente, non posso più alzarmi dal letto o andare in bagno da solo. La malattia progredisce e peggiora giorno dopo giorno. Riesco ancora a muovere il braccio destro, ma mi sta abbandonando pure lui, non ha più presa. Mi sento intrappolato in un corpo che non funziona più, una macchina rotta. Se non avessi paura del dolore, anche di una semplice puntura, avrei già provato a togliermi la vita più di un anno fa. Per questo vorrei essere aiutato a morire senza soffrire in Italia, ma non posso, perché non dipendo da trattamenti vitali. Sto pensando di andare in un altro Paese. Tutte le persone che mi vogliono bene rispettano questa scelta. I miei amici, le mie sorelle… anche mio padre. Fratelli di questa Italia, io non credo più in questo Stato. Se voi ci credete, fate qualcosa", le sue parole.

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