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Funivia Stresa-Mottarone, il soccorritore sotto-choc: "Mai visto nulla del genere"

Franco Gazzola, del soccorso alpino locale, è stato uno dei primi soccorritori ad arrivare sul Mottarone, a Stresa, nel luogo in cui è caduta la funivia, incidente che ieri domenica 23 maggio ha provocato la morte di 14 persone. "Non mi era mai successa una cosa così in 25 anni, è stato un disastro"; ha detto Gazzola parlando con i cronisti. "Ho ricevuto la telefonata alle 12.30 con cui mi avvertivano che la funivia era caduta. Facciamo interventi, ma lì è stato un disastro, non mi immaginavo una cosa così". 

Sono 14 i morti, tra cui un bambino di 9 anni dell'incidente sul Mottarone. Sono gravi ma stabili le condizioni del bimbo di 5 anni rimasto, invece, ferito nello schianto della funivia. Il bimbo che ieri è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico per ridurre le fratture agli arti inferiori è ricoverato in rianimazione all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, è intubato e sedato. La prognosi resta riservata. "Le condizioni sono stabili - ha sottolineato il direttore generale della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle - dopo l’intervento per stabilizzare le fratture alle gambe abbiamo fatto ulteriori accertamenti, dal punto di vista emodinamico è stabile. In questo momento è monitorato, resta in prognosi riservata e lo resterà per le prossime 48 ore". "Un dramma nel dramma" ha aggiunto La Valle. "La giornata di ieri è stata difficile dal punto di vista empatico ed emozionale, nonostante in ospedale si vedano tutti i giorni situazioni particolarmente drammatiche. Siamo rimasti tutti coinvolti come se fossero figli nostri". "Fin dal primo momento siamo stati vicini sia al bimbo che poi è deceduto e ora continuiamo ad esserlo con quello che sta lottando per la vita".  

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